Bruno Vespa abbandona la Rai? Il contratto in scadenza del giornalista potrebbe portarlo a una svolta epocale.
Bruno Vespa sta alla Rai come Maria De Filippi sta a Mediaset, eppure le cose potrebbero presto cambiare! Infatti, nel 2025 il contratto del giornalista con la tv di Stato è in scadenza e il destino del celebre conduttore di Porta a Porta è in bilico.
Dopo gli addii epocali alla tv pubblica di Fabio Fazio e Amadeus, la Rai potrebbe dire addio anche a un altro dei suoi pilastri. Ma cosa ne pensa il diretto interessato? Lo stesso giornalista ha detto come vede il suo futuro.
Il futuro di Bruno Vespa
Lo storico conduttore di Porta a Porta ha rivelato che il suo futuro potrebbe essere lontano dalla Rai. A 80 anni compiuti e con 62 anni di carriera alle spalle, in un’intervista a Gente, Vespa ha scherzato affermando che la decisione finale sul proseguimento della sua carriera in Rai dipenderà “dal Padreterno“.
Non ha però escluso un cambio di rete, dichiarando di essere “Aperto a ogni possibilità “.
Nel corso della sua lunga carriera, Bruno Vespa ha avuto più di un’occasione per passare a Mediaset, ma ha sempre preferito rimanere alla Rai. Nel 2021 e nel 2022, Silvio Berlusconi gli offrì una proposta allettante, raddoppiandogli lo stipendio e offrendogli due milioni di euro, ma Vespa decise di rimanere fedele alla Rai.
Bruno Vespa: il ricordo di Silvio Berlusconi e la sua proposta
Bruno Vespa ha anche ricordato un episodio storico legato a Silvio Berlusconi, che influenzò la sua carriera in modo significativo. Nel suo libro, il giornalista ha parlato della firma del contratto con Berlusconi, un momento cruciale della storia della televisione italiana.
Vespa convinse Berlusconi a firmare il contratto in diretta durante un’apparizione televisiva, un gesto che rimase nella storia del suo programma Porta a Porta.
Nel corso dell’intervista, Bruno Vespa ha anche parlato di Fabio Fazio che nel 2023 ha lasciato la Rai per passare su Nove. Vespa ha commentato il suo passaggio come una soluzione per guadagnare di più, e ha aggiunto: “È un maestro assoluto. Certo che lo invidio. È stato bravo, onore al merito. Si è pure portato dietro il pubblico, tanto di cappello“.